lunedì 28 settembre 2020

Pienone di fine settembre (Diario di una proprietaria di cane disperata)

Ci sono settimane in cui davvero non ti fermi, e ci sono giorni più pieni di altri! E' stato il caso della settimana scorsa, tant'è vero che non sono nemmeno riuscita a scrivere la recensione de Il segno dell'unicorno, il terzo libro delle Cronache di Ambra, sull'altro blog. Spero di riuscire in giornata, anche se la vedo un po' dura, dipende da quanto riesco a fare del resto...ieri è stata la giornata peggiore in assoluto. Dalle nove in poi, è stato tutto un rimettere a posto, fare il pane, metterlo a lievitare, cucinare il pranzo, aggiornare il foglio elettronico con i nomi delle partecipanti al give-away del gruppo di cosmetica ecosostenibile sul quale sono moderatrice, reimpastare in pane e creare i panini, rimetterlo a lievitare, fare una lavatrice cucinare il cibo per Lola, buttare la spazzatura, fare un'altra lavatrice, mettere a cuocere il pane, sedersi al pc per una giocata sul gioco di ruolo, sfornare il pane, cenare e mettere su l'asciugatrice aspettando che finisse per andare a letto. Il mio terrazzo interno funge da lavanderia in quanto la casa è troppo piccola, e se lascio troppo i panni in asciugatrice dopo che questa ha finito sono a punto e a capo. E se vi è venuto il fiatone solo a leggere tutto questo, immaginatevi a me...sono andata a letto all'1 ed ero talmente stanca e con i pensieri rivolti a oggi che sono riuscita ad addormentarmi solo mezz'ora dopo. 

Sono indietro anche con la challenge di Goodreads, ma quello sono certa che riuscirò a recuperarlo oggi. Tra gli impegni, poi, c'è Lola che come sempre da tanto pensiero...e a proposito devo ricordarmi di chiamare la veterinaria oggi...

Lola è sempre stata poco gestibile fuori casa, fin da piccola appena qualcosa era un po' fuori posto reagiva spaventandosi e abbaiando. Ma nelle ultime settimane la cosa è sempre peggiorata. Forse è anche complice una gravidanza isterica che le abbiamo scoperto solo la settimana scorsa...avevo notato che le si erano gonfiate le mammelle dopo il calore, ma dato che non piagnucolava o mostrava segni di attaccamento eccessivo ai giochini come so che fanno le cagne con una gravidanza nervosa, non ci ho badato, pensavo fosse semplicemente perché aveva fatto il calore. Invece, quando domenica scorsa l'ho portata a fare le analisi del sangue in vista delle sterilizzazione, ci hanno dato sta "bella" notizia. Il sentimento materno, chiamiamolo così, lo ha scaricato sulla cucciola della vicina con cui gioca. Comunque, il giorno prima mi sono presa lo spavento della vita. Peggio di quando Nemo mi portò davanti un cinghialetto in mezzo al nulla, lungo un sentiero da trekking. L'avevo sciolta per farla correre in una strada dove non passano le macchine, è arrivato un corridore e lei lo ha quasi morso ad un braccio. Giuro, è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso. Non bastava il tirare come una dannata tanto da spezzarmi un anello che mi aveva regalato Renato quattro anni fa, l'inseguire i gatti e l'abbaiare ai cani e alle persone per strada. Ora questo. Sono tornata a casa piangendo e dicendo a Renato che basta, io ora chiedo alla veterinaria il numero di un educatore perché non ce la faccio più, abbiamo un cane che sta diventando aggressivo e se per caso morde qualcuno ci si prende una bella denuncia e il cane ce lo possono anche sopprimere. Ovvio che ha minimizzato, ma lui non si è mai reso conto della situazione visto che Lola non la porta MAI fuori. Comunque, con la promessa che avrei pagato io con i miei pochi soldini, mi ha seguita. La comportamentalista è venuta sabato e ha sconvolto il mondo...non tanto a me, che sospettavo già da tempo quello che la testa di Lola pensava (ma sapendo il giusto di educazione cinofila, non conoscevo il modo di agire e di internet non mi fido), ma a Renato e a lei sì. A forza di avere da una parte me che mi comportavo in un modo e dall'altra parte Renato in un altro, Lola ha pensato che è lei il capobranco e ci deve proteggere. Gli stimoli esterni sono quindi percepiti come un'aggressione a noi. Da qui l'abbaio e ora anche questa tendenza a voler mordere qualunque cosa oltrepassi la soglia di casa o ci avvicini. Ci ha spiegato per filo e per segno come fare in questa prima settimana e devo dire che stiamo già iniziando a vedere qualche risultato...per dire, era da un sacco di tempo che al momento dei pasti la casa non era così silenziosa. L'unica cosa che mi dispiace è che lei è confusa, a tratti depressa, e che tutto si basa sul timore ogni volta che fa qualcosa che non va (dobbiamo battere sul tavolo o comunque fare una rumore forte per farle capire che non si fa). Dall'altra parte, se questo serve ad una convivenza pacifica, ok. 

Quanto a Renato, l'ho sfidato dicendogli: "Prova a portarla TU fuori una sola volta e capirai che ho fatto bene a chiamare qualcuno, a parte capire perché torno dalle passeggiate con Lola con i nervi a fior di pelle". 

L'ha portata con sé al bar sabato mentre ero fuori a far la spesa. 

Commento quando è venuto a prendermi fuori la Coop: "Amore, avevi ragione, è stato un disastro, abbaiava e cercava di mordere chiunque si avvicinasse, hai fatto bene a chiamare l'addestratrice perché molto presto sarebbe successo un incidente". 

Ecco, vedi che mi devi stare ad ascoltare ogni tanto!!!

Comunque, spero che questa settimana riuscirò a sedermi un po', anche solo per studiare per la patente, ma ne dubito...già solo la montagna di lavatrici, asciugatrici, stirare i panni e archiviare le bollette (una cosa che mi trascino da troppo tempo) mi porteranno via tanto tempo...addio. 



martedì 22 settembre 2020

Finalmente autunno!

Oggi, alle 15:31, è iniziato l'autunno. Gli do un caloroso benvenuto. Oggi a Firenze è stata una giornata a metà tra sole, nuvole e pioggia, piuttosto fresca. Una manna dal cielo. 

Fino a qualche anno fa, la mia stagione preferita era l'estate. Poi, sono iniziate queste estati caldissime, afose, in cui sudi anche rimanendo immobile a letto con il ventilatore puntato addosso. L'estate è da qualche tempo un periodo dell'anno in cui mi sento spesso male, spossata, con il mal di testa, l'anno scorso il mio ragazzo mi ha raccolta mentre stavo svenendo. Ho sempre sofferto di pressione bassa e quindi questo mi stronca, semplicemente. Quindi, la mia preferenza si è spostata verso le altre tre stagioni dell'anno, in particolare le vie di mezzo (più o meno) dell'autunno e della primavera. In particolare, mi piacciono i colori caldi, il giallo, il marrone e il rosso delle foglie, il loro cadere e scricchiolare sotto alle suole delle scarpe, l'umidità dei boschi durante le passeggiate con il cane. Non è un caldo splendente però, come può essere quello dei boccioli in primavera e del grano in estate. Ha qualcosa di freddo, paradossalmente, quasi preannunciasse l'inverno. Qui in Toscana poi, è un fenomeno che si vede benissimo, rispetto alla Sardegna e alla sua monotona natura sempreverde. E' il periodo in cui il té caldo diventa un piacere, dei primi minestroni, dei primi maglioni e dei calzettoni, tutte cose che mi fanno sentire in qualche modo più comoda. Tra poco metteremo il piumone e allora sarà ancora più bello stendersi per dormire, tra la morbidezza del materasso e quella delle piume. Un po' più difficili i risvegli, con il buio e quella nebbiolina che arriva dal Mugello accanto...anche se il tutto ha senza dubbio fascino per gli animi romantici. 

L'unica cosa che mi preoccupa un po' di questo autunno e del fresco che porterà è ciò che potrebbe succedere con il coronavirus. Non sono preoccupata per me stessa, certo quando c'è stato il rischio che fossi stata contagiata mi sono sentita mancare la sedia sotto i piedi, ma sono giovane e anche stando male ho più possibilità di superarla. Mi preoccupano, come sempre, i miei genitori, mia nonna, e anche le ripercussione di tutto questo sulla nostra vita. Un esempio è l'università, con corsi in cui le lezioni in presenza diventano su prenotazione, segreterie sempre chiuse...odio dover fare tutto via mail. Perché la burocrazia universitaria è tra le più ostiche e a volte devi, purtroppo, impuntarti e fare la voce grossa per ottenere qualcosa. La mia situazione a livello accademico è piuttosto delicata e ho un certo timore ad affrontare tutto a distanza...eppure, sembra l'unica soluzione. E' difficile che l'inerzia non mi prenda di nuovo. 

Comunque, bando alle ciance! L'autunno è tornato e ne sono felice. Spero che anche per voi sia sinonimo di felicità, anche se mi rendo conto che è una cosa un po' particolare. 

Al prossimo post!



P.S.: vi lascio il link della recensione che ho scritto delle Armi di Avalon di Roger Zelazny su Dragons. La trovate qui. Ormai sono molto avanti con la lettura delle Cronache di Ambra, sto finendo il primo libro del secondo ciclo, quello di Merlin, ossia Ritorno ad Ambra. Poco per volta recensisco tutto, prometto! E intanto sto anche preparando una serie di tre articoli che potrebbero essere interessanti. Certo, quando uscirà tutto metterò i link anche qui. Un abbraccio. 

venerdì 11 settembre 2020

Buon primo anno Lola!

Un anno fa mi trovavo nella mia stanzetta di cinque metri quadri in una casa dello studente fiorentina, sdraiata sul letto, ad aspettare che mi sfrattassero. Non era un bel periodo e non lo è stato per un bel po' di tempo anche dopo. Avevo il cellulare in mano e scrollavo la bacheca, come avevo preso l'abitudine di fare da quando era scomparso Nemo, nella speranza di vederlo...cosa che ancora non è avvenuta. 

All'improvviso, verso l'una del mattino, su un gruppo animalista di Sassari vedo l'appello disperato di una ragazza. In una cassetta, tre cuccioli gli uni sugli altri. Hanno pochi giorni, forse neanche una settimana. Dai commenti capisco che una ragazza li ha trovati sepolti vivi, sotto terra, in un campo di more. Li ha sentiti piangere e nonostante la pioggia battente si è buttata in mezzo ai rovi per prenderli e salvarli. Uno era già morto...quello più in superficie. Gli altri vengono fuori mano a mano che scava con le mani, un cucciolo nero e due più chiari. Il nero è maschio, le due più chiare sono femmine, scopriremo in seguito. La ragazza non li può tenere, cerca una balia. Io condivido su tutti i gruppi che posso e intanto le scrivo un commento con le prime indicazioni, tenerli al caldo e soprattutto non dargli latte di mucca ma al massimo di capra, meglio se può procurarsi del latte in polvere per cuccioli. Ho fatto da balia a cinque gattini di dieci giorni e so come si fa. 

L'indomani, i cuccioli verranno presi da un'altra ragazza. Nel pomeriggio andrà in quel campo di more a controllare che non ci sia la mamma, magari una randagina. Non troverà nessuna cagna adulta ma un sacco di mangime chiuso con dentro altri sei cuccioli appena nati. Tre sono già morti. Gli altri tre le moriranno tra le mani nelle ore successive. Questa è la dura realtà della Sardegna e del sud Italia. Nelle campagne, le cagne non vengono sterilizzate perché è considerato contro natura, o semplicemente perché si è sempre fatto così, le cucciolate si sono sempre affogate o chiuse in un sacco di mangime e poi buttate nella spazzatura. Questo nonostante i numerosi bandi che i comuni fanno per sterilizzare quasi gratuitamente. Bandi ai quali quasi nessuno risponde. Le volontarie, e altre persone che cercano di dare una mano, in questo periodo sono sempre allo stremo, tra abbandoni di cani adulti per le vacanze e cuccioli di età compresa tra i primi giorni e i pochi mesi. E i canili si riempiono.

Ma torniamo a quei tre cuccioli. Io inizio a seguirli, come faccio per tutti quelli di cui vedo gli appelli. Sono tutti invasi dalle larve di mosca. Una delle due femmine, chiamata Moksha, ha una ferita al sedere che però si rimarginerà. Dopo un po' chiedo l'amicizia alla loro balia per seguirli meglio. Moksha mi piace tantissimo, e anche al mio compagno. A inizio ottobre devo per forza tornare un paio di giorni in Sardegna per aiutare i miei. Come ad ogni viaggio, ne approfitto per fare da staffetta. Porto quattro cani: due cuccioli sul treno da Sassari a Olbia e due adulti che hanno adozione in Toscana da Olbia a Livorno. Alla volontaria che mi conosce da quando sono bambina e che mi porta i cuccioli in stazione confido di essere interessata a Moksha, ma di non dire ancora nulla alla balia. Mi manda tantissime foto che faranno innamorare il mio compagno in via definitiva. Nei giorni successivi, io e lui stiamo finendo di mettere tutto a posto per prendere casa. Il 20 ottobre gli mostro le foto dei tre cuccioli, nel frattempo sono cresciuti parecchio, sembrano future taglie grandi simil cani fonnesi, una razza che si trova in Sardegna e che nella mia famiglia amiamo molto, mio padre ne ha uno puro tolto da una situazione di disagio e anche io ne ho avuto uno, purtroppo l'ho perso per un caso di malasanità veterinaria che ancora mi fa molto soffrire. Hanno avuto la gastroenterite ma sono sopravvissuti tutti. Il mio compagno vede Moksha ancora una volta. 

"Prendiamo lei dai. E' carina, e poi è femmina, sarà più tranquilla".

Ancora non lo diciamo alla balia, perché vogliamo essere sicuri che casa nostra abbia il giardino. Il 30 ottobre la contatto. Le dico che vogliamo adottare Moksha. Iniziamo a sentirci e mi manda video e foto, oltre al questionario preaffido che però è praticamente una formalità. Nel Sassarese tutti sanno la mia storia, il modo disperato in cui ho cercato e cerco ancora adesso Nemo, le staffette che faccio a costo di non dormire in viaggio per badare ai cani. Lo faccio perché la storia di Nemo mi ha segnato tanto. E penso che dalla sua scomparsa nel nulla (disperso, rubato o peggio...non so assolutamente nulla, si è come volatilizzato in un attimo), devo trarre qualcosa di buono per queste creature sfortunate. 

Il 18 novembre entriamo in casa. Io mi sto già adoperando per trovare la staffetta, non posso scendere di nuovo in Sardegna. Dopo un tentativo andato a vuoto, la troviamo per il 27 sera. Il 28, prendo il treno prestissimo per Lucca, più vicina, e mezz'ora dopo arriva Lola, ex Moksha. Sul treno di ritorno ho pianto come una fontana, perché ci conoscevamo da dieci minuti e già mi dava i bacini e si addormentava tra le mie braccia. Sono l'unica persona, da quando la conosco, a cui Lola non ha mai ringhiato o abbaiato. Non lo fa per cattiveria ma per paura, è rimasta timorosa di tutto ciò che non conosce. Quando prende confidenza diventa di una dolcezza incredibile. Non è femmina e quindi più tranquilla. E' la più dominante della cucciolata. In un gruppo di cani si comporta come un capo branco, sottomettendo tutti e prendendo i giochi degli altri, l'ho già scritto. Ma la amo così. Oggi ho deciso che è il suo compleanno. Il giorno in cui è stata trovata ed è iniziato quel percorso che l'ha portata, inaspettatamente, a me. Tutti i giorni ci porta la felicità in casa, è diventata una delle cose che ci legano e per le quali andiamo avanti anche come coppia, nonostante un anno non facilissimo nella nostra relazione. E' la nostra figlia pelosa...e oggi ha avuto una torta di paté e due regalini, una palla in corda e un altro giochino sempre in corda, sono gli unici che non distrugge subito. 

Queste siamo noi due al lago di Bilancino, ad una quarantina di minuti da casa. Il suo primo bagno...non le è piaciuto molto, si bagnava solo per prendere i bastoncini vicini alla riva che poi ha ammucchiato in un unico punto per rosicchiarli. Buon compleanno Lolina mia. Cento di questi giorni.


mercoledì 9 settembre 2020

Piccola comunicazione...

 ...e credo che tante altre ne seguiranno, da ora in poi. 

Volevo solo dire che ieri ho pubblicato la recensione del primo volume delle Cronache di Ambra di Roger Zelazny, la serie che sto attualmente leggendo. Ora in realtà sono al quarto libro del Ciclo di Corwin, La mano di Oberon, penso che lo finirò nel fine settimana. Sono romanzi che si leggono molto velocemente, anche perché sono brevi, a seconda delle edizioni non superano le 250 pagine. Comunque, la trovate sul mio blog a tema fantasy, Dragons. Ecco il link alla recensione:

https://dragonsandwings.blogspot.com/2020/09/recensione-nove-principi-in-ambra-di.html

La settimana prossima scrivo quella del secondo libro, Le armi di Avalon. Spero vi piaccia, è da parecchio che non scrivevo recensioni e mi rendo conto che sono un po' arrugginita!

Vista l'ora tarda, buona notte a tutti e a presto!

Caine

Una delle bellissime illustrazioni di Olga Sluchanko, che ha rappresentato tutti i personaggi. Visitate la sua gallery su Deviantart, merita davvero!

martedì 8 settembre 2020

Giornata scrittura

Eh lo so, questi due giorni non ho scritto. Il tempo si è preso la sua parte, che vi devo dire. Domenica ho passato il pomeriggio con mia suocera a fare shopping di scarpe, ieri ho letto parecchio e nel pomeriggio sono andata ad iscrivermi alla scuola guida. Ci ho perso più di un'ora, viste le misure per il Covid-19 si può entrare uno alla volta e una persona ci è rimasta moltissimo. A parte la noia, è stata una sofferenza perché ho avuto la brillante idea di mettere i miei tacchi nuovi. Sono tornata a casa, dopo una veloce spesa, con i piedi distrutti e stava pure piovigginando. Il che non mi dispiace, sono sempre più un'amante del fresco e della pioggia, ma per carità, l'ombrello sarebbe servito. Erano ormai le 20 e avevo solo il tempo (e la voglia) di cucinare la cena e rilassarmi con il tè, il libro e una role sul gioco di ruolo. 

Oggi, sto dedicando la giornata alla scrittura, ora sto scrivendo dal cellulare mentre bado per un'oretta ai cani della vicina...Il che vuol dire la mia che fa la stronza insieme ai due Golden. Giuro, la mia cagnolina, Lola, ha un carattere stronzo come non lo avevo mai visto. È dominante e gelosa, basta uno sguardo e gli altri cani le mollano tutto, la palla, il bastoncino, pure il cibo. È agile e lo sa, quando si tratta di correre per tenere i giochi per sé. È pure furba. Odiava l'acqua, ma da quando ha visto uno dei due Golden fare il bagno nella sua vasca ci va pure lei. Una iena. È pure tigrata. Vi faccio vedere una sua foto.

Ecco la mia Lupetta durante uno dei nostri ultimi trekking. Dico che è stronza, ma in realtà la amo tanto così. D'ora in poi la chiamerò Lola e basta sul blog.

Dopo questo post ho anche un po' di recensioni da scrivere, non solo per Dragons ma anche per un altro blog di cui vi parlerò quando uscirà. Intanto, per oggi vi lascio. Buon proseguimento di giornata a tutti! 

sabato 5 settembre 2020

Cronache di vita di due procrastinatori seriali

Il problema di una procrastinatrice seriale come me è quando si mette con uno che è altrettanto procrastinatore seriale. La prova oggi. 

Stamattina dovevo andare alla scuola guida a presentarmi e prendermi i libri per iniziare a studiare per lo scritto. 

Mi sveglio alle otto e qualcosa, da sola, ne sono abbastanza orgogliosa visto che ieri tra una cosa e l'altra ho chiuso gli occhi all'una e quindici del mattino. 

Il mio compagno è già al pc a giocare. Gli dico che faccio colazione, mi lavo, mi vesto e andiamo, devo pure fare un po' di spesa (soprattutto devo prendere il sapone di Marsiglia per i dischetti struccanti lavabili). Lui mi dice di no, andiamo alle 11. E ok...

Faccio colazione e mi verso una tazza di té, iniziando a leggere. Finita la mia tazza di té, sono le 10 e 45. Mi alzo per prepararmi...e mi arriva la notifica da Facebook che qualcuno ha segnalato un commento sul gruppo di cosmetica di cui sono moderatore insieme ad altre cinque ragazze. Una delle quasi venticinquemila utenti ha iniziato una polemica per il prezzo di una spazzola e la sua marca su Amazon sotto ad un post. Roba ordinaria, ormai, in media quattro volte a settimana ci troviamo a gestire situazioni che vanno da quella che commenta sotto alla foto di una donna di quarant'anni che è brutta perché ha il septum a gente che critica una ragazza perché i capelli sono un po' in ombra e non si vedono bene quanto vorrebbero loro. Ebbene sì, ormai Facebook è un posto che mi fa sempre più dubitare dell'intelligenza del genere umano, e più è grande il gruppo più queste cose sono frequenti. Tempo di gestire il tutto con un commento che stronchi il flame che si è creato, e sono le 11:05. Mi avvio in bagno, faccio quello che devo fare, e dico al mio ragazzo che possiamo andare. Ma lui ancora non si è preparato. E ha deciso che deve fare la doccia. Buffo visto che al contrario di me doveva stare in macchina. Mi ritrovo ad aspettarlo per venti minuti. Alla fine, sono le 11:45. Guardo quando chiude la scuola guida: alle 12. Entro in bagno. Lui è tranquillo in accappatoio a guardare video. Gli comunico che l'abbiamo boscata, come si dice qua in Toscana. Andrò lunedì mattina. Yeah. 

Mi da fastidio soprattutto perché lunedì mattina avevo altre commissioni e ora si accumula questa. Me ne farò una ragione. Sigh. 

20 Procrastination Memes to Send to Your Coworker | Fairygodboss

Ooooh...non lo sapevo. Ma non mi conforta neanche un po' visto che Mozart al contrario di me era un fottuto genio. Sigh.

venerdì 4 settembre 2020

Settembre 2020

Ho sempre visto settembre come il mese dei nuovi inizi. Molti vedono gennaio come il periodo in cui fare buoni propositi, progetti. Per me è sempre stato settembre, forse perché iniziava la scuola, una cosa che per me è sempre stata fonte di pensiero, preoccupazione. Quest'anno c'è tanta carne sul fuoco. Dopo un anno passato a meditare, metà anno a fare psicoterapia e a cercare di buttarmi alle spalle quello che mi fa soffrire, che mi fa affogare nell'ansia tanto da arrivare a non essere più stabile, ricomincio a studiare. Decido di prendere la patente. Cerco di ritrovare un po' di leggerezza, anche se non è facile. Non è facile nemmeno scrivere. Ormai sono anni che mi metto davanti alla pagina bianca di Blogger e penso: "E adesso cosa scrivo?". Dire che una volta avevo così tanta voglia di scrivere sul blog che usavo i quaderni per i miei post in sospeso, perché non avevo la connessione internet a casa e quindi dovevo ritagliarmi il tempo per il blog in quelle rare ore di religione in cui andavo nella biblioteca scolastica o da mia nonna, tra il liceo e le ripetizioni di matematica. Di fatto, mi rendo conto che ho perso la leggerezza di scrivere quando mi sono lasciata con il mio ex. C'è qualcosa che si è spezzato in me con quella rottura. E' stupido, che una persona che non mi meritava abbia lasciato così tante conseguenze. E' stupido con tutto ciò che è successo nel frattempo nella mia vita, ho trovato qualcuno con cui sto da cinque anni e convivo da un anno, con cui ho un cane (e si, per noi è un membro della nostra famiglia, tipo la figlia pelosa), e progetti, anche se semplici, vogliamo solo passare la vita insieme giorno per giorno e invecchiare insieme...quando saremo vecchi, ovviamente, ora siamo ancora due baldi giovani. 

Ritroverò mai la leggerezza di scrivere qualcosa tutti i giorni? Non lo so. Lo spero tanto, però. La scrittura è stata per un lungo periodo la mia ragione di vita, insieme alla lettura. Sento che mi manca qualcosa, che probabilmente se tornassi a farlo regolarmente sarei più felice e soddisfatta. 

Ma il tempo, oh, il tempo! Ogni giorno correre di qua, telefonare di là, e portare il cane a passeggiare perché è un'iperattiva come tutti i cani giovani, e pulire la casa, e aspetta che devo leggere le mie solite pagine per finire la challenge di Goodreads! Il tempo non è mai abbastanza. Ma ci provo, anche se questo "Ci provo" l'ho detto tante e tante volte. Ultimamente ho letto dei libri motivazionali e di filosofia, dal nome evocativo tipo: "Cosa è la felicità", "Il potere della mente", "Come essere felici" ecc... Tutto molto interessante. Pensando a me stessa, credo che il mio problema sia che sono una procrastinatrice seriale. Questo mi porta a fare errori, e di questi errori vedo solo il lato negativo. Ma c'è una frase che mi ha molto colpita, in quei libri motivazionali, o piuttosto un concetto. Il concetto è, ogni volta che si affronta un fallimento, di cercare di trovarne il lato positivo. Cosa ho imparato dal mio fallimento? Cosa posso trarre di positivo da questa situazione, cosa posso migliorare? Ecco, questa frase ho intenzione di scriverla e appiccicarla sopra alla mia scrivania per ricordarmela sempre. Ogni volta che mi sono lasciata andare, stavo sempre lì a pensare ai miei errori, ai miei fallimenti...ma se invece pensassi positivamente, credo che riuscirei a trovare una soluzione al problema più grande, e cioè che ci vuole poco per mandarmi in depressione perché mi soffermo troppo sulle negatività. Non sarà facile, non è semplice modificare un carattere che è così da vent'anni. Ma ci provo, anzi DEVO!

Mi impongo di scrivere un po' ogni giorno, tra qui e l'altro blog sul fantasy che avevo creato tempo fa, Dragons. Non so quanta gente leggerà queste righe, ho fatto un giretto tra i vecchi blog che seguivo e uno solo è attivo...che tristezza. Ricordo ancora quando facevamo le challege, i premi e le piccole interviste tra noi...vorrei tanto sapere dove sono finiti tutti, come stanno, come sono cresciuti, cosa fanno ora nella vita. Ma, dall'altra parte, è anche questo vivere, tanti incontri che durano pochi istanti, sono pochi sono destinati a durare. 

Detto questo, il tempo deve riprendere la sua parte...stasera cena dalla suocera. Devo prepararmi. A presto!

Rebirth | IT