giovedì 10 gennaio 2019

...Tornare

Sono stata assente per tanto. Questo blog mi è mancato, e ammetto che se all'inizio l'ho trascurato per la mancanza di tempo, poi è subentrata una certa inerzia, o piuttosto una crisi di argomenti simile a quella da pagina bianca della quale la scrittrice che è in me soffre ormai da più di quattro anni.
Eppure , non è che di argomenti non ce ne fossero, a pensarci bene. Il 12 marzo 2018 mi sono laureata, e ho poi passato sei mesi tranquilla, riposando il mio povero cervellino da santi, giudici, invasioni straniere e conseguenti razzie di manoscritti, dedicandomi invece alla lettura, alle passeggiate con il cane che nel frattempo mi ha "scelta" nel box di un canile guarendo il mio cuore pieno di tristezza  (Nemo, sul quale probabilmente scriverò un altro post un giorno) e facendo una campagna di scavi archeologici alla mia amata Santa Maria di Mesumundu. Luglio e agosto sono passati tra gli scavi, il concerto degli Epica alla Festa dell'Unicorno (Simone Simons non è umana e ho rimediato una pacca sulla spalla da un altro laureato, Mark Jansen, quando me ne sono uscita con la frase stupidissima: "Ti ringrazio per la tua musica perché mi aiuta a concentrarmi quando studio". Si, sono un'idiota) tè freddo e i primi due libri della trilogia di Millennium di Stieg Larsson. Che mi hanno portata a riflettere moltissimo sulle visione della donna nella nostra società, su come le sue scelte di vita e i suoi atteggiamenti sono percepiti da essa in base, appunto, al suo essere donna e non uomo.
La mia pace si è interrotta poco dopo il mio trasferimento a Firenze, dal mio ragazzo, per iniziare la magistrale . Se per caso siete autolesionisti quanto la sottoscritta e decidete di intraprendere la magistrale in una facoltà diversa da quella delle vostra triennale, un consiglio: CONTROLLATE MODALITÀ DI AMMISSIONE, CREDITI RICHIESTI, DIPLOMI SUPPLEMENTARI RICHIESTI, VARIE ED EVENTUALI TUTTI I GIORNI. Ve lo dico da amica, davvero . Da quel momento si è creato un ingorgo dal quale ancora adesso sto cercando di uscire, ma sono fiduciosa sul fatto che tra poco dovrei farcela. Devo solo continuare ad andare regolarmente in segreteria didattica. Dove già mi riconoscono come quella che gli ha talmente rotto le scatole con il fatto che, essendo madrelingua francese e un esame B2 di francese come richiesto non glielo passava neanche morta,  si è evitata il suddetto esame B2 esibendo la sua carta d'identità francese. Solo questo.
Tra le poche cose che mi hanno portato un po' di conforto in questi mesi, ci sono stati i libri e il Lucca Comics. A quest'ultimo sono riuscita ad andare solo il 4 novembre. Avevo previsto di andarci almeno tre giorni, ma poi è successo uno dei vari casini di questi mesi. Mi ritengo fortunata ad esserci andata anche solo per un giorno. Soprattutto perché la mia meta era il tendone della Fanucci dalle 15 alle 16:30. Ci sono arrivata un po' più tardi delle 15, dopo un estenuante quanto folle giro completo delle mura di Lucca. (Che mi sono promessa di visitare per bene un giorno, magari senza 30 mila e più persone in giroper il Comics). E lì, c'era lei...la mia adorata Robin Hobb!!! È stato un momento breve ma intenso, e stavolta la frase per esprimere il mio amore per i suoi libri me l'ero preparata prima. Ha ridacchiato quando le ho detto che tra i miei personaggi preferiti c'era Kennit, nonostante tutto. Ah, il pianto che mi sono fatta per quel personaggio...
Per quel che riguarda i libri, con il 2019 è arrivata anche il mio nuovo challenge di Goodreads. Che visti anche gli impegni di quest'anno, tra cui entrare nel percorso di eccellenza dell'università (dovrò sgobbare, oh si *piange*), è decisamente ambizioso: leggere 52 libri. Uno per ogni settimana dell'anno. E i generi saranno tra i più svariati, dalle biografie di Stefan Zweig a tutto Lemony Snicket, dalle Montagne della Follia di Lovecraft a Saltatempo di Benni.
La novità è che quest'anno i libri del challenge saranno esclusivamente e-book. Ho avuto, diciamo...una grossa donazione e ho deciso di mettermi sotto. Anche se probabilmente ho abbastanza libri per più di una vita, ormai. Devo ammettere che il libro che sto attualmente leggendo, Una vita da lettore, la prima raccolta degli articoli pubblicati da Nick Hornby su The Believer, mi sta confortando molto. Anche se non sono d'accordo con tutto ciò che dice Hornby. Per esempio, io ho odiato Il Giovane Holden di Salinger. Ecco, ora potete linciarmi.
Nel prossimo post scriverò dell'affascinante primo libro che ho finito quest'anno: la trilogia di ambientazione steam punk di Scott Westerfeld composta da Leviathan, Behemoth e Goliath. Che già consiglio caldamente a chi leggerà questo post.
Ve lo dico già, tornare a questo blog sarà per me molto impegnativo. Perché a parte leggere, studiare e avere forse in minimo di vita sociale, quest'anno farò anche il Servizio Civile. E tratterà sempre di libri, visto che passerò cinque ore, cinque o sei giorni la settimana, chiusa alla bellissima biblioteca delle Oblate ad imparare come si gestisce una biblioteca e si promuove la lettura...ma vi giuro che ci proverò.
Buon 2019 a tutti!
Ko