Mi è mancato questo posto. Mi è mancato scrivere.
Sono stati mesi intensi, passati
prima a studiare per gli esami, poi a seguire le lezione, poi di nuovo a
studiare per gli esami. Queste non sono novità, da due anni e mezzo a questa
parte, ma ci sono state anche quelle, alcune delle quali spero di potervi
parlare a breve.
Spesso ho pensato al mio blog
abbandonato, fermo al sette agosto. E’ incredibile come nel web, sempre più
rapido per la frenesia di condividere, ci possono essere angoli in cui il tempo
ha la capacità di fermarsi ad un’immagine, e farlo andare avanti è
un’opportunità nelle nostro sole mani. Un blog è così. E ora voglio far si che
prenda di nuovo il suo corso, anche se sarà un po’ difficile visti gli impegni.
Ma ora che sono più o meno riuscita a dare il giusto spazio a tutto nelle mie
giornate, spero di poter inserire anche il blog. Ho iniziato rifacendo due
settimane fa il look, decisamente invernale. Spero vi piacciano quei fiocchi di
neve che piovono dal cielo. Anche solo modificare queste piccole cose è stata
una boccata di ossigeno.
Probabilmente, vi parlerò di
poche cose, di quelle più importanti e ovviamente in queste cose ci sono i
libri che leggo e che mi colpiscono in bene e in male. Da poco ho finito Moby
Dick. Si, mi sono buttata, alla fine! Ed è stato sorprendente, mi aspettavo un
testo pesantuccio mentre invece la storia di Achab e della Balena Bianca si è
rivelata affascinante, epica, piena di frasi che ho segnato nel mio quadernino
e che mi hanno fatta riflettere molto sul significato di questo libro e ciò che
ha voluto trasmettere Melville con il suo simbolismo. Ho cercato un po’ di
informazione in rete per un futuro video per Youtube (se tutto va bene, lo giro
questa settimana e lo posto la prossima) e mi rendo conto che non sono molto
d’accordo con alcune tesi che ho trovato. Forse è questa la magia dei classici,
quando ci toccano nel profondo, che la loro interpretazione diventa personale,
magari non accettabile da un critico letterario professionista, ma già il fatto
che in questo mondo dove si elabora sempre meno un pensiero proprio noi lo
abbiamo fatto è qualcosa, no?
E’ l’ultimo libro della Trilogia
dell’Uomo Ambrato, la terza ambientata nel mondo degli Elderlings. E si sta
rivelando uno dei libri più tristi che io abbia mai letto...ma ve ne parlerò di
sicuro.
Robin Hobb in un servizio fotografico per un calendario di qualche anno fa. Mi fa pensare molto ai personaggi dei suoi libri che possiedono lo Spirito, la facoltà di legarsi agli animali, comunicare con loro e molto altro. |
Questo è tutto. Spero di avere altri
ritagli di tempo in cui tornare al blog. E’ stato molto rilassante scrivere
questo post, un po’ nella biblioteca dell’università, un po’ sul mio letto,
ascoltando brani ‘calmi’ dei Sonata Arctica, dei Nightwish, dei Rhapsody of
Fire e di altri artisti. Ultimamente ho anche ricominciato ad ascoltare David
Bowie. La sua morte mi ha colpita molto, la sua musica mi trasmette un’energia
che pochi riescono a fare con ogni loro singola canzone. Vi lascio con il video
di Life on Mars. A mio parere, insieme a quello di Ashes to Ashes, uno dei più
belli, da brividi. A presto.