domenica 10 marzo 2019

Recensione libro - Trilogia di Leviathan di Scott Westerfeld (Reading Challenge 1/52)

Come promesso ormai tempo fa, eccomi qui a recensire per voi la trilogia di Leviathan di Scott Westerfeld!!
Ho scoperto questa serie grazie alla cospicua donazione di e-book da parte di un'amica. Il genere steam-punk mi ha sempre affascinata, ma finora non conoscevo romanzi scritti con questa ambientazione, basata su un'idea: cosa sarebbe successo se, durante l'Epoca Vittoriana, e le prime scoperte legate alla macchina a vapore, la tecnologia si fosse quasi interamente basata su quest'ultima?

Scott Westerfeld, in questo senso, porta delle novità.


La trilogia di Leviathan, composta dai romanzi Leviathan, Behemoth e Goliath è ambientata nel 1914, allo scoppio della Prima Guerra Mondiale. Nei paesi dell'Europa orientale e in Russia, le scoperte di Darwin sull'evoluzione delle specie sono state talmente ascoltate da permettere al grande scienziato di scoprire i filamenti della vita (il DNA) e poter così inventare nuove specie utili all'uomo, le cosiddette "bestie di sintesi". La bestia di sintesi più complessa in assoluto è il Leviathan, un dirigibile da guerra a forma di balena nel quale convivono diverse specie, come i pipistrelli freccette, capaci di disintegrare con le loro punte di metallo una nave corazzata, o gli annusatori di idrogeno, sorta di cani con sei zampe e due musi in grado di annusare qualunque falla nella pelle del Leviathan. I paesi che usano queste tecnologie sono detti "Darwinisti".

Nei paesi come Germania e Impero Austroungarico, invece, il privilegio è stato dato alla meccanica e all'elettricità. I camminatori sono immense macchine dotate di zampe e gambe, e grazie all'elettricità si stanno mettendo a punto nuove macchine che potrebbero essere decisamente pericolose per i velivoli a idrogeno e per il Leviathan. Le potenze che si sono dotate di questo tipo di tecnologia sono dette "Cigolanti". 
E' in questo mondo che vivono i due protagonisti. Deryn Sharp è una ragazza scozzese che è riuscita, travestendosi da maschio e diventando Dylan Sharp, a diventare cadetto nell'equipaggio del Leviathan. 


Alek invece è il figlio dell'Arciduca d'Austria Francesco Ferdinando e della Duchessa Sofia. Nel momento in cui i genitori vengono assassinati, Alek, ora erede al trono grazie alla preveggenza del padre, è costretto a fuggire per scappare agli assassini sguinzagliati dall'Imperatore Francesco Giuseppe. 


Il suo destino si incrocerà con quello di Deryn e del Leviathan, e chissà che entrambi non riescano a cambiare il corso della storia...


Leviathan è stata una piacevolissima sorpresa. I libri fanno parte del genere della 'storia alternativa', cioè il prendere la storia reale e inserire delle piccole modifiche che la cambiano, in meglio o in peggio. A questo, nel caso di Leviathan, si aggiunge un'ambientazione simile allo steam punk e alla sua particolare tecnologia. 
I protagonisti, sia reali che fittizi, sono molto ben caratterizzati, ognuno ti entra nel cuore per un dettaglio, una frase, un modo di essere. Tra quelli realmente esistiti, i più importanti sono probabilmente Nora Darwin Barlow e Nikola Tesla. Per entrambi, Westerfeld si è ispirato a ciò che erano realmente nella vita. 
Nora Darwin Barlow era la nipote di Charles Darwin. 
Nora Darwin Barlow
In un'epoca dove la scienza era dominata dagli uomini, la Barlow studiò all'università di Cambridge e fece davvero ricerca nel campo della genetica a partire dai primi anni del Novecento. Tuttavia, invece che sugli animali, la Barlow fece studi sulla genetica delle piante, in particolare sulle primule. Morì nel 1989, all'età di 103 anni. Uno dei suoi fratelli, Erasmus, morì durante il primo conflitto mondiale nella seconda battaglia di Ypres. 

Nikola Tesla, invece, era nato nell'odierna Croazia da una famiglia di origine serba, ed emigrò negli Stati Uniti nel 1884. 
Nikola Tesla
Fu veramente un pioniere nel campo dell'elettromagnetismo, scoprendo la corrente elettrica alternata. In Leviathan viene data grande importanza alla sua fama di 'scienziato pazzo', che ancora oggi lo fa considerare come una figura importante nel mondo dell'occulto e della New Age. Fama che, d'altronde, è basata su fatti reali visto che davvero Tesla soffriva di disturbi ossessivo/compulsivi e aveva elaborato il progetto di un'arma capace, secondo lui, di porre fine a tutte le guerre. Ma al contrario che in Leviathan, l'arma venne elaborata nel periodo in cui Tesla aveva già una pessima reputazione, e per questo lo scienziato non riuscì mai a trovare i fondi per finanziarne la costruzione. Morì nel 1943 per un attacco cardiaco, solo e pieno di debiti, in una stanza del New Yorker Hotel, mentre ancora lavorata al suo "raggio della morte". 


In Leviathan, queste due menti hanno trovato la loro società ideale e l'hanno in parte anche plasmata, creando un modo originale e affascinante quanto il genere al quale la trilogia appartiene. E' questo per me il punto di forza dei tre romanzi. Per il resto, i personaggi sono ben caratterizzati certo, ma a volte i risvolti della trama sono un po' banali e infantili. Per esempio, dopo qualche situazione mi hanno stuccato le reticenze di Deryn rispetto ad Alek. Certo, avevano una finalità e qui non faccio spoiler...ma anche quella finalità, alla fine mi ha più scocciata che altro. A livello di trama le cose che hanno fatto sì che Leviathan ne uscisse bene nonostante i difetti sono stati i vari colpi di scena. La maggior parte lo sono davvero, ti sorprendono e ti invogliano a proseguire la lettura. Meno successo ha quello finale, ma non si può avere tutto. 
Nonostante questa pecca, all'ultima pagina mi sono resa conto che avrei voluto sapere cosa sarebbe successo dopo la fine, che la storia continuasse, insomma...e questa sensazione finale te la lasciano molti pochi libri. 


Alla fine di Goliath, Westerfeld dedica qualche pagina alla spiegazione del mondo di Leviathan, ciò che la cambiato rispetto al nostro 'normale' corso della storia. E sono d'accordo con lui. Fare un romanzo nel quale l'orrore della Prima Guerra Mondiale viene stemperato, pur ricordando a noi lettori che non è stato così, è una bella operazione, e soprattutto, per la studiosa di storia che sono io, può anche essere un modo di avvicinare i ragazzi alla storia reale. 


In conclusione, anche se la storia di Scott Westerfeld ha i suoi difetti, vi consiglio caldamente di scoprire la sua trilogia di Leviathan. Se amate il fantasy e la storia, i mondi alternativi e lo steam punk, non potrà non affascinarvi. 

Voto: 8,5/10