lunedì 3 novembre 2014

Buongiorno, cari lettori. Sono mancata per un po’, lo so. E devo anche ammettere che il mio ultimo post non è stato il migliore che io abbia mai scritto. Mi scuso, ma avevo bisogno di sfogo. Molto probabilmente non è stato il miglior modo di farlo, così, in pubblico, ma ormai è fatta, so che il messaggio è stato ricevuto e mi è stato anche risposto con poco tatto, tanto che le mie amiche hanno pensato bene di intasarmi la bacheca di Facebook pur di non farmi vedere il post incriminato...ma ormai, è fatta. Il passato non si può cambiare, e per quel che mi riguarda ho accettato la risposta con una scrollata di spalle.

Che dire. La mia vita procede come quella di una normale ragazza di 22 anni. Anche se ultimamente mi sto reputando uno strano incrocio tra una metallara e una nerd, nonostante non ami molto le etichette. Tutti i giorni ho lezioni che terminano tardi, alcune interessanti, altre un po’ meno. In particolare, quest’anno mi piacciono Antropologia Culturale ed Etnologia, Etruscologia e Antichità Italiche, e Letteratura Italiana. Ed è soprattutto grazie ai professori che li tengono. In realtà, in Antropologia ne ho due, due donne, una piuttosto anziana con una vocina così sottile che le ho chiesto se cortesemente mi lasciava mettere il registratore sulla cattedra, e una giovane che ha conquistato il cuore di tutti i miei colleghi maschi (e anche di molte donne). Il perché? Beh, diciamo che è grazie al suo linguaggio colorito. Una professoressa che prima spiega che quello che vuole un uomo da una donna in camera da letto è condizionato dai filmini porno che guardava da adolescente e poi chiede preoccupata se in classe c’è un sacerdote, perché una volta un suo allievo lo era e arrivati a quel punto della sua spiegazione è scappato a gambe levate, non può che suscitare il riso. Ovviamente, si parla anche di cose serie, come il modo in cui ci creiamo una sorta di microcosmo culturale tutto per noi oppure il lavoro del grande studioso Franz Boas, del quale avevo letto un libro sul linguaggio dei nativi americani qualche anno fa. La prima cosa che mi ha colpito del professore di Etruscologia, invece, è stata la sua vaga somiglianza a Babbo Natale. La seconda, il suo accento laziale. La terza, il fatto che anche lui, in quanto a linguaggio, non scherza. Diciamo che è un Babbo Natale che non disdegna le parolacce. Il mio professore di Letteratura Italiana, invece, mi piace per il modo in cui spiega. Purtroppo, non ho avuto la fortuna di fare molto bene questa parte del programma alla superiori, e così mi sta sembrando di riscoprire Dante. Non vedo l’ora di cominciare il Canzoniere di Petrarca, che tra l’altro ho trovato per tre euro e cinquanta in una bellissima edizione del 1969 con la copertina in pelle bianca decorata con fregi dorati della Fabbri Editori. Amo la piccola libreria di libri usati nella quale l’ho comprata. Si trova in una stradina del centro storico di Sassari, e ci si può trovare di tutto, dai manuali sulle erbe aromatiche ai saggi sul nazismo in Europa del Nord, dai libri di pirati a quelli della Harmony. Un Natale ci ho anche trovato un libro in francese per mio padre e Balla coi Lupi per mia madre. Edizione scolastica, con le domande per vedere se aveva capito bene ciò che aveva appena letto. Per il resto, l’università va bene, anche se gli esami da dare sono praticamente il doppio rispetto all’anno scorso. Ma sono confidente nelle mie capacità. Se ce l’ho fatta l’anno scorso, ora che ho capito bene il sistema e il come studiare sarà tutto più facile, no?



Mi ritrovo ancora a parlare di libri! Sto finendo Il Regno dei Lupi di George Martin e tra poco ve ne posterò la recensione. Martin si sta rivelando un autore davvero impegnativo. Non che non mi piaccia, Tyrion Lannister rimane il più bel personaggio che io abbia mai incontrato, e Arya e Bran stanno diventando sempre più inquietanti. Però, non mi prende in modo particolare. Quindi, anche perché ero molto curiosa, ho cominciato a leggere al tempo stesso un’altra saga, quella dei Mercanti di Borgo Mago di Robin Hobb, tra l’altro molto apprezzata dallo stesso Martin. Nel weekend, sono capace di leggere 100 pagine della Hobb e solo 40 di Martin. Sarà anche perché mi sono innamorata... Lui è un pirata, è subdolo e ambizioso come Jack Sparrow ma non gesticola come lui. Si chiama Kennit, e io e la mia amica Chris ce lo dovremo dividere. Scherzo, ma solo in parte: Kennit è veramente fantastico. Insomma, il fantasy è il genere di libri che sto leggendo ultimamente. Un’overdose,  lo ammetto, e il bello è che non è finita qui! Tra i miei prossimi progetti di lettura, tra taaanto tempo, ci sono anche le Cronache di Terramare di Ursula K. Le Guin (8 volumi), Il Canto della Rivolta di Suzanne Collins, La Vera Storia di Capitan Uncino di Pier Domenico Baccalario e Il Ragazzo dei Mondi Infiniti di Neil Gaiman e Michael Reaves. Dopo, credo che mi farò una bella cura di libri ambientati nel mondo reale e in francese. Se sopravvivo, ovviamente. E se nel frattempo George Martin non avrà pubblicato il sesto volume del Trono di Spade. Non si sa mai, con quell’uomo dal berretto da marinaio. Aver letto che non esclude un ottavo volume perché la storia è complicata e comincia a non capirci niente neanche lui mi ha dato un brivido di terrore.

Un’altra cosa che mi sta appassionando ultimamente è Star Wars. Quest’estate, con mio padre,ne abbiamo comprato tutti e sei i film. E che dire...mi piace. E tanto. Il mondo creato da George Lucas è semplicemente affascinante. Preferisco i film più recenti a quelli più vecchi, è come se fossero più completi, più articolati nella trama e nell’ambientazione. Obi-Wan Kenobi è l’incarnazione della saggezza, insieme a Yoda, ovviamente, ma anche Anakin Skywalker, il futuro Darth Vader, fa la sua figura. Lo odi e lo ami al tempo stesso. E la ragione per la quale passa al lato oscuro è romantica. Sembra un personaggio romantico, in effetti, di quelli che trovi nei romanzi di Charlotte o Emily Bronte. Perseguendo il suo obiettivo, cercando di amare, non fa altro che autodistruggersi. Il personaggio che mi piace di meno, invece è Padme Amidala. Nella Minaccia Fantasma, è una donna forte e coraggiosa, capace di imbracciare una pistola per difendere il suo pianeta. Poi, dal secondo episodio in poi si trasforma in una creaturina lacrimosa che altro non sa dire se non ‘Oh Anakin, cosa ti succede’. Aho, tuo marito sta passando al lato oscuro, io telespettatrice noto i suoi cambiamenti fisici dalla tv, tu ce l’hai davanti in carne ed ossa, possibile che non te ne accorgi?? Vabbeh, in questo caso George Lucas poteva fare di meglio. Ora ho cominciato a guardare, su Youtube, la prima stagione della serie di cartoni animati The Clone Wars, e ovviamente aspetto l’episodio VII diretto da J.J. Abrahams che stanno girando in questi giorni e che uscirà l’anno prossimo a dicembre. Ho anche appassionato le mie amiche, e Chris, da un viaggio che ha fatto a Cracovia, mi ha riportato questa spilla. L’ho attaccata al giubbotto. E fa una certa figura con la treccina da padawan jedi che mi faccio da qualche tempo. Mi hanno già detto, per la strada, ‘che la Forza sia con te’. 



I miei gatti stanno bene. Si stanno facendo le riserve di grasso per l’inverno, come se ne avessero bisogno, visto che hanno una casa calda e si possono addormentare vicino alla stufa. Zoe è la solita fotomodella. Gin caccia tutto ciò che si muove. Max si diverte ad arrivare correndo in camera mia, saltare sulla mia scrivania, chiacchierare con me (“Mreow!” “Meuuu” “Rueeeow!!”) e poi giocare a nascondino dietro le tende della mia finestra. Chassy, invece, viene per mangiare e poi va via a cercare gatte. Una classica vita da felini domestici, insomma.




Bene, ora vi lascio. Questo blog mi manca...spero di riuscire ad essere più presente prossimamente. Intanto, baci a tutti. E spero che questa canzone della bravissima violinista Lindsey Stirling (quella ragazza balla e suona al tempo stesso, incredibile!) e Peter Hollens, tratta dal videogioco Skyrim, vi piaccia. Ciao ciao. 


2 commenti:

  1. Guarda anch'io di questi tempi non faccio altro che parlare dei libri, sono diventati più importanti di quello che erano già, ma credo che questo sia bellissimo Korê, e trovo che sia molto bella anche la tua esperienza all'università, io ci devo pensare in questi giorni e... beh, provo un'emozione fortissima a pensarci :')

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  2. Ciao Anto, eh si, i libri, al di fuori dallo studio, stanno prendendo una grande parte del mio tempo. Beh, a parte il fatto che fanno volare la fantasia e sono rilassanti, è anche perché mi piace sempre di più recensirli...e ne ho così tanti da leggere che quasi sono spronata a farlo, altrimenti mi viene quasi la paura che il tempo non mi basterà ;)

    Spero che la tua scelta ti porti al realizzare al meglio i tuoi sogni. Per quel che mi riguarda, mano a mano che passa il tempo, mi rendo conto che ho fatto quella migliore. Certo, nel mio campo ci sono scarse possibilità di lavoro, almeno qui in Italia, ma dall'altra parte è quello che mi piace, non cambierei per nulla il mio corso di studi, che mi ha anche portata a scoprire la paleografia, una disciplina davvero affascinante. Buona fortuna Anto!

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