Buongiorno, cari lettori. Sono mancata per un po’, lo so. E
devo anche ammettere che il mio ultimo post non è stato il migliore che io
abbia mai scritto. Mi scuso, ma avevo bisogno di sfogo. Molto probabilmente non
è stato il miglior modo di farlo, così, in pubblico, ma ormai è fatta, so che
il messaggio è stato ricevuto e mi è stato anche risposto con poco tatto, tanto
che le mie amiche hanno pensato bene di intasarmi la bacheca di Facebook pur di
non farmi vedere il post incriminato...ma ormai, è fatta. Il passato non si può
cambiare, e per quel che mi riguarda ho accettato la risposta con una scrollata
di spalle.
Che dire. La mia vita procede come quella di una normale
ragazza di 22 anni. Anche se ultimamente mi sto reputando uno strano incrocio
tra una metallara e una nerd, nonostante non ami molto le etichette. Tutti i
giorni ho lezioni che terminano tardi, alcune interessanti, altre un po’ meno.
In particolare, quest’anno mi piacciono Antropologia Culturale ed Etnologia,
Etruscologia e Antichità Italiche, e Letteratura Italiana. Ed è soprattutto
grazie ai professori che li tengono. In realtà, in Antropologia ne ho due, due
donne, una piuttosto anziana con una vocina così sottile che le ho chiesto se
cortesemente mi lasciava mettere il registratore sulla cattedra, e una giovane
che ha conquistato il cuore di tutti i miei colleghi maschi (e anche di molte
donne). Il perché? Beh, diciamo che è grazie al suo linguaggio colorito. Una
professoressa che prima spiega che quello che vuole un uomo da una donna in
camera da letto è condizionato dai filmini porno che guardava da adolescente e
poi chiede preoccupata se in classe c’è un sacerdote, perché una volta un suo
allievo lo era e arrivati a quel punto della sua spiegazione è scappato a gambe
levate, non può che suscitare il riso. Ovviamente, si parla anche di cose
serie, come il modo in cui ci creiamo una sorta di microcosmo culturale tutto
per noi oppure il lavoro del grande studioso Franz Boas, del quale avevo letto
un libro sul linguaggio dei nativi americani qualche anno fa. La prima cosa che
mi ha colpito del professore di Etruscologia, invece, è stata la sua vaga
somiglianza a Babbo Natale. La seconda, il suo accento laziale. La terza, il
fatto che anche lui, in quanto a linguaggio, non scherza. Diciamo che è un
Babbo Natale che non disdegna le parolacce. Il mio professore di Letteratura
Italiana, invece, mi piace per il modo in cui spiega. Purtroppo, non ho avuto
la fortuna di fare molto bene questa parte del programma alla superiori, e così
mi sta sembrando di riscoprire Dante. Non vedo l’ora di cominciare il
Canzoniere di Petrarca, che tra l’altro ho trovato per tre euro e cinquanta in
una bellissima edizione del 1969 con la copertina in pelle bianca decorata con fregi
dorati della Fabbri Editori. Amo la piccola libreria di libri usati nella quale
l’ho comprata. Si trova in una stradina del centro storico di Sassari, e ci si
può trovare di tutto, dai manuali sulle erbe aromatiche ai saggi sul nazismo in
Europa del Nord, dai libri di pirati a quelli della Harmony. Un Natale ci ho
anche trovato un libro in francese per mio padre e Balla coi Lupi per mia
madre. Edizione scolastica, con le domande per vedere se aveva capito bene ciò
che aveva appena letto. Per il resto, l’università va bene, anche se gli esami
da dare sono praticamente il doppio rispetto all’anno scorso. Ma sono
confidente nelle mie capacità. Se ce l’ho fatta l’anno scorso, ora che ho
capito bene il sistema e il come studiare sarà tutto più facile, no?
Mi ritrovo ancora a parlare di libri! Sto finendo Il Regno
dei Lupi di George Martin e tra poco ve ne posterò la recensione. Martin si sta
rivelando un autore davvero impegnativo. Non che non mi piaccia, Tyrion
Lannister rimane il più bel personaggio che io abbia mai incontrato, e Arya e
Bran stanno diventando sempre più inquietanti. Però, non mi prende in modo
particolare. Quindi, anche perché ero molto curiosa, ho cominciato a leggere al
tempo stesso un’altra saga, quella dei Mercanti di Borgo Mago di Robin Hobb,
tra l’altro molto apprezzata dallo stesso Martin. Nel weekend, sono capace di
leggere 100 pagine della Hobb e solo 40 di Martin. Sarà anche perché mi sono
innamorata... Lui è un pirata, è subdolo e ambizioso come Jack Sparrow ma non
gesticola come lui. Si chiama Kennit, e io e la mia amica Chris ce lo dovremo
dividere. Scherzo, ma solo in parte: Kennit è veramente fantastico. Insomma, il
fantasy è il genere di libri che sto leggendo ultimamente. Un’overdose, lo ammetto, e il bello è che non è finita qui!
Tra i miei prossimi progetti di lettura, tra taaanto tempo, ci sono anche le
Cronache di Terramare di Ursula K. Le Guin (8 volumi), Il Canto della Rivolta
di Suzanne Collins, La Vera Storia di Capitan Uncino di Pier Domenico
Baccalario e Il Ragazzo dei Mondi Infiniti di Neil Gaiman e Michael Reaves.
Dopo, credo che mi farò una bella cura di libri ambientati nel mondo reale e in
francese. Se sopravvivo, ovviamente. E se nel frattempo George Martin non avrà
pubblicato il sesto volume del Trono di Spade. Non si sa mai, con quell’uomo
dal berretto da marinaio. Aver letto che non esclude un ottavo volume perché la
storia è complicata e comincia a non capirci niente neanche lui mi ha dato un
brivido di terrore.
Un’altra cosa che mi sta appassionando ultimamente è Star
Wars. Quest’estate, con mio padre,ne abbiamo comprato tutti e sei i film. E che
dire...mi piace. E tanto. Il mondo creato da George Lucas è semplicemente
affascinante. Preferisco i film più recenti a quelli più vecchi, è come se
fossero più completi, più articolati nella trama e nell’ambientazione. Obi-Wan
Kenobi è l’incarnazione della saggezza, insieme a Yoda, ovviamente, ma anche
Anakin Skywalker, il futuro Darth Vader, fa la sua figura. Lo odi e lo ami al
tempo stesso. E la ragione per la quale passa al lato oscuro è romantica. Sembra
un personaggio romantico, in effetti, di quelli che trovi nei romanzi di
Charlotte o Emily Bronte. Perseguendo il suo obiettivo, cercando di amare, non
fa altro che autodistruggersi. Il personaggio che mi piace di meno, invece è
Padme Amidala. Nella Minaccia Fantasma, è una donna forte e coraggiosa, capace
di imbracciare una pistola per difendere il suo pianeta. Poi, dal secondo
episodio in poi si trasforma in una creaturina lacrimosa che altro non sa dire
se non ‘Oh Anakin, cosa ti succede’. Aho, tuo marito sta passando al lato
oscuro, io telespettatrice noto i suoi cambiamenti fisici dalla tv, tu ce l’hai
davanti in carne ed ossa, possibile che non te ne accorgi?? Vabbeh, in questo
caso George Lucas poteva fare di meglio. Ora ho cominciato a guardare, su
Youtube, la prima stagione della serie di cartoni animati The Clone Wars, e
ovviamente aspetto l’episodio VII diretto da J.J. Abrahams che stanno girando
in questi giorni e che uscirà l’anno prossimo a dicembre. Ho anche appassionato
le mie amiche, e Chris, da un viaggio che ha fatto a Cracovia, mi ha riportato
questa spilla. L’ho attaccata al giubbotto. E fa una certa figura con la
treccina da padawan jedi che mi faccio da qualche tempo. Mi hanno già detto,
per la strada, ‘che la Forza sia con te’.
I miei gatti stanno bene. Si stanno facendo le riserve di
grasso per l’inverno, come se ne avessero bisogno, visto che hanno una casa
calda e si possono addormentare vicino alla stufa. Zoe è la solita fotomodella.
Gin caccia tutto ciò che si muove. Max si diverte ad arrivare correndo in
camera mia, saltare sulla mia scrivania, chiacchierare con me (“Mreow!” “Meuuu”
“Rueeeow!!”) e poi giocare a nascondino dietro le tende della mia finestra.
Chassy, invece, viene per mangiare e poi va via a cercare gatte. Una classica
vita da felini domestici, insomma.
Bene, ora vi lascio. Questo blog mi manca...spero di
riuscire ad essere più presente prossimamente. Intanto, baci a tutti. E spero
che questa canzone della bravissima violinista Lindsey Stirling (quella ragazza
balla e suona al tempo stesso, incredibile!) e Peter Hollens, tratta dal
videogioco Skyrim, vi piaccia. Ciao ciao.
Guarda anch'io di questi tempi non faccio altro che parlare dei libri, sono diventati più importanti di quello che erano già, ma credo che questo sia bellissimo Korê, e trovo che sia molto bella anche la tua esperienza all'università, io ci devo pensare in questi giorni e... beh, provo un'emozione fortissima a pensarci :')
RispondiEliminaCiao Anto, eh si, i libri, al di fuori dallo studio, stanno prendendo una grande parte del mio tempo. Beh, a parte il fatto che fanno volare la fantasia e sono rilassanti, è anche perché mi piace sempre di più recensirli...e ne ho così tanti da leggere che quasi sono spronata a farlo, altrimenti mi viene quasi la paura che il tempo non mi basterà ;)
RispondiEliminaSpero che la tua scelta ti porti al realizzare al meglio i tuoi sogni. Per quel che mi riguarda, mano a mano che passa il tempo, mi rendo conto che ho fatto quella migliore. Certo, nel mio campo ci sono scarse possibilità di lavoro, almeno qui in Italia, ma dall'altra parte è quello che mi piace, non cambierei per nulla il mio corso di studi, che mi ha anche portata a scoprire la paleografia, una disciplina davvero affascinante. Buona fortuna Anto!