mercoledì 20 agosto 2014

Recensione libro: Il trono di spade- Il trono di spade

Ed eccomi, finalmente, a recensirvi questo primo libro della saga di George R.R. Martin. Scusate, ma mi sono accorta che, da quando sono all'università, leggo molto più lentamente...però ce la farò! Aspettatevi a lunghi sproloqui, visto che su questa saga che volevo leggere da parecchio spenderò fiumi di parole...

Ma arriviamo al dunque. Dopo una ribellione avvenuta quindici anni prima, sul Trono di Spade, forgiato anticamente dal re Aegon I Targaryen, il conquistatore dei Sette Regni, con il fiato del suo drago Balerion, siede Robert Baratheon, che ha strappato il potere proprio alla dinastia Targaryen. Dopo la morte improvvisa di Jon Arryn, suo primo cavaliere, egli chiama il suo vecchio amico e compagno di ribellione Eddard Stark, signore di Grande Inverno, a ricoprire il ruolo. E il primo cavaliere si renderà ben presto conto di avere tra le mani un regno polveriera, con una corte piena di intrighi e oscuri segreti per i quali può iniziare il gioco del Trono, al quale ‘o si vince o si muore’.
Intanto, nell'estremo nord, oltre la Barriera, un’imponente muro di ghiaccio che protegge i Sette Regni dai Bruti e originariamente dall'antica minaccia ormai divenuta leggendaria degli Estranei, esseri misteriosi dagli occhi di inquietantemente blu e gelidi che alla morte appartengono, proprio questi stessi sembrano ricomparire. I Guardiani della Notte, ordine che controlla la Barriera, si renderanno conto del vero pericolo?
Sempre nello stesso tempo, al di là del mare, Daenerys Targaryen, che insieme al fratello Viserys rappresenta l’ultimo retaggio sopravvissuto e in esilio della vecchia dinastia, sta per andare in sposa, in cambio di un’armata con la quale Viserys vorrebbe riconquistare il regno che gli spetta, con Khal Drogo, formidabile guerriero del popolo dei Dothraki. Ma sarà suo fratello il vero Drago? Perché lei si sente invece sempre più legata alle uova pietrificate di drago che le sono state offerte come dono di nozze?
                   
Allora. Ricordo che ho visto la serie tv (e il primo libro ne ricopre i primi cinque episodi). Quindi, inevitabilmente, mi aspettavo qualcosa di simili. E infatti lo è, o almeno, la storia, intricata fino all'estremo (e sono solo all'inizio, ahimè ç_ç) è quella. Ma qualcosa è diverso: il ritmo. Il Trono di Spade è infatti raccontato in modo particolare, a partire dal punto di vista di otto personaggi che danno il loro nome al capitolo nel quale appaiono. Ne consegue che la narrazione risulta spezzata, a tratti un poco lenta e pensante, tanto che penso che, una volta finito Il Grande Inverno, mi concederà una pausa e leggerò qualcosa di un poco più leggero. Esito tra un libro per bambini che è una rilettura del personaggio di Capitan Uncino e una biografia di Patti Smith, ma sto divagando, scusate!
Questo fa si che sembra che la storia non parta, o almeno, che parta solo nelle ultime pagine, e forse questa è un’impressione data dal taglio che l'edizione italiana ha fatto, dividendo il primo volume originario della serie in due, Il Trono di Spade e Il Grande Inverno. Una scelta che personalmente non capisco, visto che ora che c’è la serie in corrispondenza con la nuova stagione esce ogni anno anche un volume completo a costo molto più vantaggioso rispetto a quello della divisione.

Detto questo: i personaggi. Dalla serie, amavo alla follia Eddard, sua figlia Arya e suo figlio Jon per gli Stark (Jon è illegittimo ma lo faccio comunque rientrare in questa categoria per facilità XD), Samwell Tarly per i Guardiani della Notte, e Daenerys. La lettura del libro ha fatto scendere nella mia stima Eddard, che sicuramente è uno dei pochi personaggi con un briciolo d’onore in zucca ma si rivela così buono e poco furbo da non vedersi arrivare una trave nell’occhio, e invece a sorpresa mi ha fatto trovare un nuovo beniamino: Tyrion Lannister, detto anche il Folletto. A partire da questa frase, detta a Jon Snow:
  
“Ricorda una sola cosa, ragazzo: tutti i nani potranno anche essere dei bastardi, ma non è affatto necessario che tutti i bastardi debbano essere dei nani.”
                                                                         
Un personaggio forse piccolo di statura, ma che come grandezza ne supera di gran lunga molti altri (compreso Ned, scuuusa Ned), con una lingua arguta e senza peli, che scivola tra la luce e l'ombra del mondo e della casata corrotta dal potere e dalla lussuria nella quale vive, pensando a se stesso certo, ma per il quale non possiamo fare altro che parteggiare, perché avrà sempre il suo asso nella manica, e lo mostrerà quando meno te lo aspetti. Se me lo ammazza giuro che poi lo faccio fuori io, Martin.  
Un altro personaggio che è un poco diverso da quello che mi aspettavo è Daenerys, che risulta in questa prima parte un poco acerba, nonostante mi piaccia già molto. Ma penso si risveglierà a partire dal prossimo libro.
Arya, Samwell e Jon, invece, sono come me li aspettavo, in particolare lei che...inutile, la adoro, per il suo essere ribelle e anticonformista, sempre con la risposta pronta, ben diversa dalla sorella Sansa, la quale invece risulta un’inguaribile oca persa nel suo sogno di sposare il suo dolce principe Joffrey (in realtà un sadico, insopportabile e tronfio ragazzino per il quale è disposta a mentire e far finire nei guai la sorella). Sansa è un insopportabile ‘uccelletto’, come la chiama Sandor Clegane, altro personaggio che inizialmente non mi piaceva, ma che invece ora mi piace, nonostante sia un assassino senza scrupoli. E a proposito di assassinii, eccezionalmente in questo volume niente spargimenti di sangue tra i personaggi principali!! Quindi, MORTI STECCHITI DALLO SCRITTORE SADICO:

Baratheon: 0
Stark: 0
Lannister:0
Tully: 0
Targaryen: 0

In sintesi, quindi, diciamo che il libro si, mi è piaciuto, tuttavia il ritmo lento e la spezzatura in tanti personaggi della storia lo rende faticoso e lento, e soprattutto la loro enorme quantità (perché oltre a quelli che ho citato ce ne sono decine di altri) fa si che già da adesso, in questo momento, mi ritrovo a pensare ‘Aspetta, tu chi sei, quando ti ho già incontrato, cosa fai nella storia??’ e devo correre all'indice dei personaggi di 18 pagine o direttamente al capitolo precedente raccontato dal punto di vista del personaggio principale. Un 3 e mezzo su cinque. Aspettando un po’ più di azione!

Come canzone di questo primo libro, suggerirei la sigla iniziale della serie tv. A parte il fatto che l adoro perché è semplicemente epica e solo lei ti da voglia di guardare l’episodio, penso che dia bene il senso di qualcosa che inizia, che preannunci l’azione che verrà. E quindi, eccovela:

Voto: 3 e mezzo su 5!! 

A presto, mes amis!

2 commenti:

  1. Devo decidermi anch'io a leggere questa saga D:
    PS. Sul mio blog c'è un premio per te! :D

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    Risposte
    1. Uoooo grazie Anto!! :D

      Ti do un anticipo: avevo ragione, da Il grande inverno si movimenta un po'!

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